le mani

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Ti sorreggeranno quando cadrai e ti accarezzeranno quando sorriderai

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martedì 9 aprile 2013

IL NOSTRO INCONTRO


03-agosto-2012

Buongiorno mondo…buon giorno Bamako

Ma soprattutto buon giorno piccola mia.

Tra poco saremo lì da te..ho un agitazione dentro che non mi fa vedere le cose con molta lucidità.

Dopo una notte quasi insonne a cui abbiamo alternato lunghi discordi io e il tuo papà, su come sarebbe andato il nostro incontro, su come ci saremmo dovuti comportare noi,sulle nostre aspettative..Sentivamo le voci e i rumori provenienti dalle case vicine, o dalla strada e ci stringevamo più forte per incoraggiarci a vicenda…

Quindi all’alba eravamo già in piedi, io indossavo un paio di pantaloni bianchi di cotone e una scamiciata colorata con l’azzurro il rosa e l’arancio, antonio ha lo stesso pantaloni bianchi di lino e anche lui la camicia a strisce colorata, ben truccata e sistemati ma con due occhiaie che sembrano vere voragini...Abbiamo quasi aspettato Sall sull’uscio di casa, prepariamo le cose da portare con noi…I regalini da lasciare, i vestiti e giocattoli da portare…insomma carichiamo tutto in macchina, facendo attenzione a non sciupare il regalo per la nostra piccola Ami.La sua casetta di Badoo

In pratica non è altro che una casetta di cartone con dentro un orsetto di peluche, comprato per lei al Vulcano Buono qualche tempo prima di partire…

In borsa con me avevo una cambiata per lei, salviettine umidificate, pannolini, un asciugamano e la bambola che le ha mandato zia Grazia, avvolta in una carta colorata, quella sua di quando era bimba, capelli biondi e vestitino scozzese; speriamo che qualcosa del genere possa piacerle.

In macchina quasi mi manca l’aria, non so se è colpa del caldo asfissiante o sono solo molto nervosa..Antonio è seduto avanti accanto a Sall che ovviamente sembra tacito e tranquillo,ed io non posso nemmeno stringergli la mano…Sall non ascolta  la radio, o meglio non note musiacli di qualsiasi genere, ma solo news credo…insomma c’è sempre solo qualcuno che parla e mio malgrado non riesco a capirci proprio nulla…

Di giorno sembra un pochino diversa la visione vista la sera prima, non che ci sia nulla di cambiato, forse alcune scene riesco a vederle semplicemente meglio.

Confermo che i maliani sono un popolo molto caotico,sull’unica strada asfaltata ci sono una quantità enorme di auto e moto,di ogni genere, alcuni con caschi di fortuna, altri con mascherine o foulard davanti al viso, si vede che si rendono conto anche loro che sono nel pieno dello smog…

Confermo che ai lati delle strade spuntano persone, uomini, donne, bambini e anziani, come funghi dopo la pioggia;

Confermo che ci sono bambini che mi fanno tanta tristezza, mezzi nudi o completamente nudi a giocare nelle pozzanghere o accanto alle strade dove sfrecciano auto anche a velocità molto sostenuta…

Confermo che c’è una povertà spaventosa e confermo che i maliani sono anche un popolo molto sorridente e giocoso…Curiosi come noi,ma tutti ci guardano e ci salutano cordialmente, anche stando in  mezzo al traffico.

Insomma….non so cos’altro spiegare per rendere l’idea di quello che era il nostro stato d’animo in quei momenti che precedevano l’incontro più importante della nostra vita, quello che ci avrebbe resi ‘mamma e papà’ per sempre…

 

Finalmente ci siamo…

Capisco che stiamo per arrivare quando Sall si ferma davanti ad una casa, anche se nn capisco bene, dove dobbiamo andare..mi domando se dobbiamo proseguire poi a piedi.

No in effetti poi ci spiega che lì abita la direttrice dell’ASSUREME, e che è là che dobbiamo lasciare la nostra valigia…piena zeppa, per poi riprenderla al ritorno vuota!!!

Mi viene in mente solo dopo che in quella valigia ci sono i biscotti e le caramelle che avevamo portato per i bimbi, e non per la direttrice…!!!

E mi piange il cuore quando varchiamo la soglia dell’istituto…quando vedo quei bimbi correrci incontro,frugare nella mia borsa, saltarci al collo…mi mangerei le mani a morsi per aver fatto loro questo torto, quello di non avergli donato neppure una caramella…Antonio gioca con alcuni di loro, io con altri.Ce ne sono 3o 4 che proprio non ci lasciano perdere, una bimba tanto carina vuole a tutti i costi togliermi dalle mani la casetta per Ami…che sofferenza non dargliela…




Cerco tra i loro occhi quelli della mia Ami, cerco di capire chi di loro fosse la nostra piccola perla…Io nn riesco subito ad individuarla, e dopo ne ho conferma anche da Antonio che non è riuscito a intravederla…e se fosse proprio una di queste bimbe che ci sono venute incontro??? O mamma quanti pensieri che mi girano in testa…In una stanzetta ci fanno accomodare, c’è Sall e il coordinatore, che non ricordo il suo nome…Loro parlano e nn so se parlano di Lei, io non sono ancora pronta, ma sono in ansia, mi batte il cuore forte in petto…Volevo capire di più, provo a chiedere cosa mangia, quali fossero le sue abitudini, e l’unica cosa che Sall mi traduce è che devo darle il pane in zuppo….ma in zuppato dove, dentro il latte?!?!?? Bhò!

All’improvviso si apre la porta, vedo un raggio di sole che colpisce i miei occhi emi acceca completamente…Vedo Lei,AMI, la luce.

Che bella emozione, che grande gioia che stiamo vivendo…

Lei viene subito tra le mie braccia, io nn riesco a piangere, nn riesco a ridere né a parlare…la guardo e resto incantata…Ha le treccine tiratissime e coloratissime, ha un vestitino verde di cotone, ha il pannolino e non ha null’altro…e di certo non pesa 12 kg ma la sento leggera come una piuma…
Ha tanto tanto dolore e tanta tristezza nei suoi occhi.

Quando riesco a riprendermi dico subito ad Antonio di prendere macchina fotografica e telecamera dalla borsa, che non avevamo ancora preparato…nn pensando di doverla incontrare lì dentro quella stanzetta…
Non era così che ci avevano prepararto…!

Proviamo poi a darle il suo regalo, la casetta con l’orsetto, l’aiuto ad aprirla…esce questo orsetto che a lei però non piace particolarmente, anzi sembra averne anche paura, e subito lo mettiamo via, le prendo poi la bambola…e anche con questa non abbiamo molta fortuna…La vedo spaventata anche da questa, forse perché bambola con occhi e bocca,o è per colpa dei capelli biondi??!?! Fatto stà che metto via anche questa.
Sbircio poi ancora nella borsa e tiro fuori le due maracas rosa, quelle uscite dall’uovo di Pasqua del Nova, lei le tiene in mano, e nn le lascia toccare da nessuno…neppure più da noi che vogliamo farle vedere che se muove la manina fanno rumore… Niente, le tiene così in piedi…un po’ poi sorride, ma vuole stare proprio con noi…



Una volta ripresi da questo tzunami di emozioni,ma poi mica tanto, chiediamo di vedere la stanza dove lei dormiva, la sua culla, i suoi giochi…E per la stanza va bene, la vediamo:uno stanzone grande con tutte le culle in fila una dietro l’altra,di colori diversi, dove regnava un po’ di cattivo odore…tipo feci e urine…; e per la culla va bene, ci segnala che la sua culla era quella bianca, con le lenzuola verdi, abbastanza sporche..Ma per i giochi…??? Bhè si certo, questi bimbi non hanno giochi, nn una palla, nn un sonaglino, nn un orsetto,nulla quei pochi che ci sono sono di tutti e nn solo suoi…
E va bene anche questo…Mentre facciamo questo giro di visita per l’istituto…lei è con me, tra le mie braccia, ed è già gelosa se qualcuna delle sue compagne si avvicina a noi, per salirci sulle gambe, o per toglierle dalle mani una maracas…si difende bene.

Capisco con questo che Ami, nostra figlia viene con noi, e non c’è più bisogno di ritornare là il giorno dopo, lei non ha avuto difficoltà a venire da noi dal primo momento e non ha fatto nessuna resistenza…nessun pianto,nulla...
Bene, benissimo….salutiamo il coordinatore…e andiamo via…

Nostra figlia è con noi, tra le mie braccia. Ed io faccio fatica a crederci…

Pochi metri più avanti dobbiamo fare la tappa obbligatoria dalla direttrice dell’istituto, per salutarla e per poi riprendere la nostra valigia vuota.Signora cordiale e gentile, ci ospita nel suo salotto e mentre scambiano qualche parola con Sall io continuo ad osservare la mia piccola creatura…

In macchina è seduta sulle mie gambe, si lascia andare, si lascia accarezzare, le guance, le manine, i piedini, e si addormenta…


I primi momenti insieme sono quelli più belli e più preziosi, quelli che cominciano a formare la nostra famiglia, quelli in cui lei comincia a capire che davvero noi ci prenderemo cura di lei per sempre e per sempre le daremo amore e affetto…

Piano piano cominciamo a parlare con lei, in presenza di Sall continuiamo a chiamarla Hortense (con una pronuncia corretta francese sarebbe Hortans), ma quando poi rimaniamo soli, la chiamiamo Ami Hortense e a volte anche solo Ami, e sembra quasi che a lei non dispiaccia essere chiamata così…

La prima cosa a casa…le facciamo il bagnetto, nella vaschetta gialla gonfiabile, che avevamo portato noi..lei sembra starci tranquilla, certo nn fa grossi sorrisi, ma si lascia fare tutto…lo shampoo, lavare i piedini, il culetto…che amore…

Io già la amo alla follia!!!

Proviamo a conquistarla con i creckers al pomodoro gran pavesi, e li tiene in mano nn capendo che può mangiarli, poi però ne sente il sapore e li gradisce.

Il primo giorno insieme volge al termine, siamo tutti e tre molto stanchi e stravolti da questa dura e intensa giornata…Ho paura di addormentarmi per il timore che domani posso svegliarmi e questo sia stato solo un bellissimo sogno…


arrivo a Bamako

... sono quà e continuo il mio racconto


Tutto cambia quando dal finestrino dell’aereo cominciamo a vedere il rosso della terra africana, il cielo reso grigio dal caldo afoso e dalla pioggia che scendeva. Constatiamo che l’aereoporto Internazionale di Bamakò non è proprio quello che ci aspettavamo, o forse non avevamo proprio pensato che potesse essere così…
Una grande stanza …tutto qua!! è lì che dobbiamo prendere i nostri bagagli..
Gente che ci viene incontro e ci vuole vendere qualsiasi cosa…dal carrello x i bagagli alla scheda del telefono, alle sigarette, al taxi…tutto!!!
Noi fingiamo di non capire nulla, anke se poi in realtà davvero nn capiamo nulla ma li ignoriamo e basta!

Recuperiamo i nostri bagagli ci sono tutti e 4 quelli da stiva(solo dopo ci accorgiamo di uno sbaglio!!!)…i due a mano ci sono…e li lasciamo trasportare ad un signore con il carrello...

Ci accompagna all’uscita dove speravamo di trovare Sall ad aspettarci…E invece…Nessun cartello con i nostri cognomi, nessun cartello con la scritta ‘NOVA’ nessun cartello e basta, nulla di nulla e nemmeno di Sall….
O Mio Dio!!!
Ci assale la paura, siamo soli in un paese sconosciuto, dove non conosci e non conoscono la tua lingua, dove siamo solo noi i bianchi e tutti intorno ci guardano incuriositi…Questo gioco a nascondino dura circa mezz’ora, 30 minuti da panico…Finchè uno di questi venditori ci fa chiamare Sall con il suo cell (e per una telefonata paghiamo 10 euro!!!)

Ecco Sall, finalmente….era lì fuori ad aspettarci, lui dice…e dice anche che non ci ha riconosciuti perché non siamo usciti insieme io e antonio..(in efetti io ero avanti con il tizio dei bagagli e lui dietro ancora al controllo con un altro carrello).

Comunque finalmente ci siamo…il PK (chiamiamolo così) di Sall ci accompagna fino a casa, che ci racconta lui è in una zona residenziale alla periferia di Bamakò, e lungo il viaggio mi preparo per ammirare il paese e questo popolo movimentato e colorato solo che…non oso raccontare ciò che i miei occhi hanno visto.

Tantissima gente per strada, ai lati delle strade, bimbi di ogni età, ragazzi, giovani donne e anziani, seduti per terra o sotto delle baracche costruite in legno e lamiere; negozi e botteghe con luci fioche e soffuse e scritte ingiallite dai neon, le poche case che incontriamo sono tutte uguali e senza colori e rifiniture…è tutto grezzo. Poco prima del nostro arrivo avrà piovuto un po’ perché ci sono delle grosse pozzanghere di acqua dove vedo donne lavare degli abiti e bimbi giocarci dentro…

Ci sono dei vicoletti, che poi sono delle vere e proprie insenature tra una casa e una baracca che sbucano in dei contenitori in cemento che troviamo ai lati delle strade…(Antonio dice che sono fognature, io penso invece che servano per defluire l’acqua piovana) dove i piccoli maliani si infilano e cadono in delle voragini di acqua fangosa…sembrano quasi paludi rosse.

Ovvio che non sfuggono dal mio sguardo le donne maliane…queste meravigliose donne, tutte con i loro piccoli tenuti nelle fasce dietro al schiena o davanti al ventre..e con loro fanno qualsiasi tipo di attività, anche abbassarsi per terra e spazzolare il pavimento…

Il Pk si ferma davanti casa c’è un cartello che indica che lì c’è l’associazione NOVA, sarà che di sera tutto sembra meno chiaro di quello che realmente è, sarà che sono stata molto suggestionata dall’arrivo a Bamako, sarà che a tutto ho pensato tranne a quello che avremmo potuto trovare e vedere intorno a noi, ma comincia ad assalirmi un po’ di paura e di angoscia…

Siamo in un paese straniero, dove non comprendo la lingua e loro non comprendono la nostra, siamo due bianchi e tutt’intorno neri, non conosciamo la loro cultura e i loro costumi e ci sembra che ogni piccolo gesto possa essere interpretato in maniera diversa da quello che potrebbe avere il nostro significato… ma non posso farci nulla, già amo questo paese e amo questa gente, è il cuore che me lo fa capire.

Sall ci presenta Oumar, che sarà il nostro angelo custode per tutto il tempo della nostra permanenza.

A lui ci dobbiamo rivolgere per qualsiasi cosa dovessimo aver bisogno…dalla baquet la mattina alla spesa, alle ricariche per il telefono…tutto insomma.

Ci carica le valige in casa, e Sall ci mostra la casa, la nostra camera, il bagno, la cucina e l’ufficio dove c’è il telefono e il pc.

Una casetta graziosa in puro stile maliano…barocco e sfarzoso, con vari tipi di controsoffittature, con applique alle pareti, con decori appariscenti…nulla di eccezionalmente delicato ma almeno è confortevole.

Tranne per la cucina che era posizionata in un’altra zona della casa, esterna, dove per cucinare dovevi andare sul retro e di certo non era il posto adatto a me, ancora adesso se ci penso mi vengono i brividi, io sono proprio una fifona …il solo pensiero delle lucertole, che sembrano coccodrilli, mi fa venire un male…


Disfiamo le valige, o quantomeno le apriamo, sistemo le cose che l’indomani ci serviranno, i regalini per le tate, direttrice e altri, e per i piccoli amichetti di Ami, le cose per lei, qualche pannolino, qualche cambio e un po’ di giochini..

L’unico inconveniente è accorgerci che nel prendere una valigia, è stata presa una sbagliata…non è la nostra!!! Sentiamo Sall che nel frattempo era andato via e vediamo di risolvere il problema in breve tempo…sull’etichetta c’era il nome di una dot.ssa che Sall conosceva, e si sarebbe messo in contatto con lei.

Per fortuna che non c’era nulla di indispensabile in quella…tranne che lo spray Amuchina e Biokill, poi c’erano tutti i giochi per i bimbi..

Mangiamo qualcosa…un po’ di pane e formaggio e cerchiamo di organizzarci per la notte, che sarà di certo una notte lunga, così come lo è stata questa giornata, lunga e faticosa…Domani di certo sarà lunga ma meravigliosa!!!!!!!


...continua